C’è vita su Venere – Compagnia Abbondanza/Bertoni – ph. Tobia Abbondanza
La Compagnia Abbondanza/Bertoni, una delle realtà più prolifiche del panorama italiano per le sue creazioni e per la diffusione del teatro danza contemporaneo, presenta uno spettacolo che vede il ritorno in scena di Antonella Bertoni.
C’è vita su Venere è un solo che indaga sulle diversità del corpo, in particolare quello femminile e il suo evolversi con l’età e con il tempo. Un viaggio su Venere, dove la gravità è densa, dove nel suo lento andare il corpo si svelerà in una ultima metamorfosi.
Due repliche: ore 19.00 e ore 21.00
Alla fine di ogni recita, Maria Luisa Buzzi (Direttrice editoriale di Danza&Danza) conduce un talk con Michele Abbondanza e Antonella Bertoni sulla genesi dello spettacolo.
C’È VITA SU VENERE
Di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
Con Antonella Bertoni
Luci Andrea Gentili
Elaborazioni sonore Orlando Cainelli
Tecnica Claudio Modugno
Maschera e oggetti di scena Nadezhda Simenova
Abito Chiara Defant
Organizzazione, strategia e sviluppo Dalia Macii
Amministrazione e coordinamento Francesca Leonelli
Ufficio stampa Susanna Caldonazzi
Comunicazione Francesca Venezia
Foto Tobia Abbondanza
In prossimità della propria morte la Fenice costruisce il nido lì essa brucia completamente e dalle sue ceneri genera l’uovo nuovo.
“Il cigno” di Saint Saens (anche Zeus dovette trasformarsi in cigno per arrivare a fecondare l’uovo di Leda) genera qui un amato uovo di gallina.
Il conseguente festoso entusiasmo si declina in una consumistica esplosione rosa, che confluisce in un esaurimento e svuotamento del personaggio, esausto e circondato dai resti del suo agire.
Rimane solamente l’interprete abbandonata sotto il costume: è il tempo dello svelamento, di rivelare la possibile fragilità di chi si nasconde dietro a una maschera, dietro a un velo ed anche dietro al suo stesso viso. Per vedere chi la sta guardando e giudicare chi la sta giudicando.
Si innesta così l’ultima metamorfosi in creatura con stampelle, quadrupede espiatorio (capro o meraviglioso ed enigmatico ippogrifo, che lentamente si allontana, solitario passeggiatore tra passate rovine.
Michele Abbondanza
Dall’esperienza newyorkese nella scuola di Alwin Nikolais agli studi francesi con Dominique Dupuy, attraverso le improvvisazioni ‘poetiche’ di Carolyn Carlson, lo studio e la pratica dello zen, Michele Abbondanza (co-fondatore del gruppo Sosta Palmizi e docente alla Scuola di Teatro del Piccolo di Milano) e Antonella Bertoni fondano la Compagnia Abbondanza/Bertoni riconosciuta come una delle realtà artistiche più prolifiche del panorama italiano per le loro creazioni, per l’attività formativa e pedagogica e per la diffusione del teatro danza contemporaneo.
La loro è una danza intima, che si rispecchia nell’alterità della coppia; Appartiene al loro stare insieme sulla scena una qualità di movimento a due voci in cui è tangibile l’accoglienza del corpo dell’uno nell’altro, la consuetudine nel movimento all’ascolto, una dialettica di incontro e scontro tra pensieri e fisicità non esperita solo nella pratica artistica.
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Intero: 6 euro
Ridotto under 8: 3 euro
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